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Il canto prenatale rientra nella categoria del canto terapia, delle discipline olistiche e arti terapeutiche.
Recentemente scienziati, fisici, medici e ricercatori hanno espresso maggiormente il loro interesse per il canto e gli effetti benefici che produce a livello psicofisico. Cito alcuni pionieri di importanza rilevante, come A. Tomatis medico laringoiatra, inventore dell’audio-psicofonologia che ha dedicato la vita alla ricerca in materia vocale, M.Odent ginecologo di fama mondiale, esperto della nascita e dei fenomeni relativi ad essa, Emilio Del Giudice, fisico di casa nostra recentemente scomparso, che in varie conferenze esprimeva in modo esemplare il concetto di risonanza. Al di là delle dimostrazioni scientifiche, emerge spontanea la domanda:
Cosa c’è di terapeutico nel canto?
Il corpo che canta è uno strumento attivo in grado di dare gioia e benessere, la gratificazione prodotta dal canto della nostra voce, ci rende più sicuri, felici e in armonia con l’ambiente e le persone che ci circondano. Cantare implica l’utilizzo di una respirazione profonda, in armonia con le esigenze del nostro corpo, aiuta inoltre a mantenere tonico l’apparato respiratorio e fonatorio e a prevenire l’invecchiamento precoce della voce, memorizzare testi e melodie, mantiene in allenamento costante la nostra mente. Cantare aiuta a liberare la nostra capacità espressiva, in particolare a verbalizzare correttamente e a comunicare serenamente intenzioni ed emozioni.