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PROTEGGIAMO L’UDITO!

Udito e benessere psicofisico !

26.09.2016 12:20 

Mascheramento sonoro

Proteggiamo l’udito e preserviamo il nostro benessere psicofisico.

Vi siete mai domandati perché in alcuni ambienti acusticamente inquinati  ci si sente particolarmente spossati fisicamente e mentalmente?

Il suono influisce sul nostro benessere psicofisico

In alcuni ambienti acusticamente inquinati dove i rumori di sottofondo sono particolarmente fastidiosi, i suoni che interagiscono con i nostri neuroni possono innalzare i livelli di stress, aumentando la secrezione di ormoni quali il cortisolo, in questi casi si può cercare di mascherare i rumori con altri suoni gradevoli capaci di stimolare la produzione di ormoni quali la serotonina (ormone del benessere) e l’endorfina (antidolorifico naturale).

Il suono dell’acqua prodotto da una fontana, il cinguettio degli uccellini, musica e suoni terapeutici, possono creare un sottofondo acustico rilassante e mascherare rumori fastidiosi.

L’inquinamento acustico è qualcosa da non sottovalutare e dal quale dobbiamo proteggerci, se nel vostro ufficio o nella vostra casa sentite rumori molesti che provengono dall’esterno in modo continuo, un isolamento acustico solo dai rumori esterni potrebbe essere l’ideale, ma se i suoni mettiamo in caso arrivassero dall’interno o solo occasionalmente dall’esterno potete sempre provare a mascherarli con altri suoni più gradevoli, basta una fontanella che zampilla, un cd che riproduce i suoni di una foresta o una buona musica rilassante (anche a basso volume) per alleggerire il peso acustico.

Per disintossicare l’udito dal sovraccarico acustico basta recarsi in luoghi immersi nella natura per qualche ora anche una volta alla settimana o nel tempo libero!

I bambini nei nidi e nelle scuole sono a volte sottoposti a un carico acustico notevole dovuto al chiacchiericcio e al pianto dei più piccoli.

Le scuole solitamente hanno grandi stanze che favoriscono la risonanza, urla e schiamazzi possono diventare causa di uno stress emotivo importante, per questo motivo i bambini al rientro da scuola o dall’asilo dovrebbero fare attività all’aperto, dove il suono si propaga e non c’è risonanza in termini acustici, o altri giochi liberi o musicali in un ambiente acusticamente protetto.

In sostanza ciò che sentiamo non passa inosservato, le nostre orecchie hanno un sistema di protezione che filtra  i suoni e  le frequenze che possono causare stress, ma se l’esposizione a suoni fastidiosi, invadenti o ad alto volume è prolungata allora eleviamo il rischio di sviluppare delle patologie legate all’ascolto e alla percezione attraverso l’udito, al lingiaggio e all’espressione vocale o psichiche derivanti dallo stress causato dall’esposizione continua al rumore.

I bambini sono solitamente i più sensibili e vanno protetti adottando misure preventive che possano salvaguardare la loro integrità:

  • Non ascoltare musica ad un volume elevato in presenza di bambini.

  • Se portiamo i bambini a concerti o in altre manifestazioni musicali impedire ai bambini di sostare sotto le casse o di restare vicino all’impianto acustico!

  • Agli spettacoli Motor show come  il Gran premio di Formula uno, spettacoli aerei…  proteggere le orecchie con cuffie adatte.

  • In casa e a scuola, è bene comunicare con i bambini con un volume di voce adeguato e un intonazione del parlato piuttosto alta, le frequenze della voce arrivano a livello neurale e il bambino al di là del significato delle parole percepisce il nostro stato d’animo dal modo in cui moduliamo la voce.

  • Se ci sono rumori molesti possiamo cercare di mascherarli con altri sottofondi più gradevoli.

  • Un buona musica mette tutti di buon umore, rallegra l’atmosfera e tranquillizza i bambini.

  • sino ai sette anni d’età la musica più adatta al canto e all’ascolto è formulata sulla scala pentatonica!

  •  Durante la prima infanzia, vanno assolutamente evitati i generi Hard Rock, metal.

  • Donare al bambino uno strumento musicale e praticare musica lo aiuterà a sviluppare un’ attenzione  particolare al suono e ad attivare entrambi gli emisferi celebrali.

  • Cantare è un modo spontaneo per i bambini e anche negli adulti di mascheramento sonoro, è inoltre anche un ottima risorsa per elaborare il vissuto e allegerire lo stress quotidiano.

  • Il canto è il primo approccio musicale! quanto è bello iniziare a cantare con mamma e papà!

Debora Quattrini

www.naturalmentecanto.com

www.musicasensoriale.it

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CANTA CHE TI PASSA !

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leggi l’articolo completo in Vita Vocalità

Il canto prenatale rientra nella categoria del canto terapia, delle discipline olistiche e arti terapeutiche.

Recentemente scienziati, fisici, medici e ricercatori hanno espresso maggiormente il loro interesse  per il  canto e gli effetti benefici  che produce  a livello psicofisico.  Cito alcuni pionieri  di importanza rilevante, come A. Tomatis medico laringoiatra,  inventore dell’audio-psicofonologia che ha dedicato la vita alla ricerca in materia vocale, M.Odent ginecologo di fama mondiale, esperto della nascita e dei fenomeni relativi ad essa, Emilio Del Giudice, fisico di casa nostra recentemente scomparso, che in varie conferenze esprimeva in modo esemplare il concetto di risonanza. Al di là delle dimostrazioni scientifiche, emerge spontanea la domanda:

Cosa c’è di terapeutico nel canto?

Il corpo che canta è uno strumento attivo in grado di dare gioia e benessere, la gratificazione prodotta  dal canto della nostra voce, ci rende più sicuri, felici e in armonia con l’ambiente e le persone che ci circondano. Cantare implica l’utilizzo di una respirazione profonda, in armonia con le esigenze del nostro corpo, aiuta inoltre a mantenere tonico l’apparato respiratorio e  fonatorio e a prevenire l’invecchiamento precoce della voce, memorizzare testi e melodie, mantiene in allenamento costante la nostra mente. Cantare aiuta a liberare la nostra capacità espressiva, in particolare a verbalizzare correttamente e a comunicare serenamente intenzioni ed emozioni.

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